Il Basilico (Ocymum basilicum) è una erbacea annuale che raggiunge anche i 60 cm d’altezza. 
Le foglie sono differenziate a seconda della varietà. E’ un arbusto profumato assai utilizzato come aroma in cucina, per sughi al pomodoro, insalate fresche ovvero per il classico pesto.

La semina può essere effettuata direttamente in vaso o nell’orto, avendo cura di proteggere la zona di semina con del tessuto non tessuto, quando la temperatura non è ancora stabile. Il terreno deve essere di medio impasto e ben drenato e per quanto riguarda il terriccio il basilico non presenta particolari esigenze.

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Il Basilico è una erbacea annuale che raggiunge anche i 60 cm d’altezza. 

Tutti i segreti del basilico.

Mettete in un vaso del terriccio universale e pressatelo leggermente, distribuendo i semi in modo uniforme. Ricoprire quindi con uno strato di terriccio di circa un centimetro, pressate leggermente e bagnate il tutto avendo l’accortezza di non smuovere il terriccio con il getto d’acqua.

Coltivazione.

Il basilico necessita di una costante umidità nel terreno e predilige zone soleggiate.

Una volta cresciute le piantine dovranno essere tra loro distanziate di circa 20 centimetri.Nel periodo che precede la fioritura asportate i germogli apicali, questo permetterà alla pianta di crescere abbondantemente e di mantenere un buon aroma. Potrete conservarlo per l’inverno in comodi contenitori da inserire nel congelatore oppure sott’olio, con l’aggiunta di alcuni grani di sale grosso.

Ai primi raggi di sole vi fate tentare dalla classica pianta di basilico da piantare rigorosamente nell’orto in vaso che vi siete ripromessi di avviare quest’anno. Ma confessatelo, la piantina di basilico che avete comprato in sconto al supermercato non vi è mai durata più di qualche settimana.
Il basilico, tutti i segreti per coltivarlo, farlo crescere e mantenerlo in vita più a lungo.Twitta
Cosa avete sbagliato? Innanzi tutto non è detto che il vaso che avete comprato sia quello più adatto alla vostra pianta: se volete che si sviluppi e cresca dovreste infatti procedere a un rinvaso. Meglio prediligere vasi in terracotta e applicare alla base uno strato di argilla espansa che sfavorisca i ristagni di acqua.

Il primo passo infatti per avere una pianta di basilico rigogliosa come non mai è dosare l’acqua: non troppa e non troppo poca. Sporcate il vostro dito e infilzatelo nel terreno del basilico: dovrà essere leggermente umido, non secco e nemmeno fradicio.

Dosate con attenzione la quantità di acqua con cui annaffiate la pianta di basilico in vaso e già solo questo vi garantirà una durata più lunga della vita del vostro basilico in vaso. Ricordatevi che il momento migliore della giornata per annaffiare è la mattina. Viste le frequenti annaffiature non potrete sottrarvi all’acquisto di un concime organico con cui restituire al terreno tutte le proprietà nutritive.

Altro elemento importante per la sopravvivenza del vostro basilico in vaso è l’esposizione: se lo terrete all’interno assicuratevi che sia in una zona luminosa, ma se lo posizionate all’esterno fate attenzione che non venga raggiunto direttamente dai raggi del sole o le sue foglie si bruceranno!



Sul vostro balcone o nel vostro orto, mettete il basilico in una zona ombreggiata e lontano dalle correnti d’aria. Se seguirete questi piccoli consigli di giardinaggio la vostra pianta di basilico crescerà verde e forte come non mai.
basilico semina
Vellutata di acetosa al basilico

2.- Tortino di pomodoro e formaggio al basilico.
Tortino di pomodoro e formaggio al basilico
3.- Conchiglie con pesto di broccoletti e basilico.
Conchiglie con pesto di broccoletti e basilico
4.- Noci di cappesante gratinate su crema di peperoni dolci e olio al basilico.
Noci di cappesante gratinate su crema di peperoni dolci e olio al basilico
5.- Gnocchi al basilico, un primo piatto veloce ma saporito.
Gnocchi al basilico
6.- Lasagne con melanzane, ricotta e basilico.
Lasagne con melanzane, ricotta e basilico 7.- Nastri di zucchine e carote novelle al basilico.
Nastri di zucchine e carote novelle al basilico
8.- Mozzarelline su crema di panzanella.
Mozzarelline su crema di panzanella
9.- Nastri di zucchine e carote novelle al basilico.



Nastri di zucchine e carote novelle al basilico
10.- Eliche e zucchine al basilico e pinoli.
Eliche e zucchine al basilico e pinoli
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Le piante aromatiche contengono sostanze di odore gradevole (aromi), ricche di oli essenziali, la cui funzione biologica si ipotizza possa avere funzione di difesa dagli insetti fitofagi, per i quali risultano repellenti; come stimolanti il metabolismo vegetale; nei fiori come attrazione per gli insetti pronubi, o semplicemente come inerti sostanze di scarto del catabolismo.

Inoltre ci possono essere fasi vegetative in cui la presenza di sostanze aromatiche raggiunge il massimo della produzione (per esempio durante la fioritura).
 Nei vegetali la produzione di sostanze aromatiche può essere distribuita in tutta la pianta o localizzata in determinati organi, come:
  • Semi (pepe, anice, vaniglia, ginepro, caffè, etc.).
  • Bulbi o radici (cipolla, aglio etc.).
  • Foglie (tè, tabacco, etc.).
  • Legno (sandalo, canfora, etc.).
Le piante aromatiche possono essere specie arboree (conifere, citrus, eucalipto etc.), arbustive (rosmarino, tè, ginepro, etc.) o più frequentemente erbacee annuali o perenni. La produzione di sostanze aromatiche può avvenire con la raccolta di specie spontanee, ma normalmente si coltivano come specie orticole, per garantire le quantità e qualità richieste dal mercato.

Piante Aromatiche.

Molte piante aromatiche hanno anche proprietà medicinali e officinali (come ad esempio la menta), ma vengono generalmente utilizzate:
  • In cucina come spezie per insaporire i cibi, o prolungare la conservabilità di alcune pietanze.
  • In erboristeria fresche o più frequentemente essiccate per la preparazione di infusi o bevande dissetanti.
  • Industrialmente per la preparazione di liquori o amari.
  • In profumeria per la preparazione artigianale di profumi, pomate, creme etc
Nelle industrie chimiche per l'estrazione delle essenze destinate alle industrie alimentari, cosmetiche e farmaceutiche (sempre di più sostituite dagli aromi di sintesi, meno costosi e con caratteristiche costanti).

In alcune religioni, gli aromi sviluppati dalle gommoresine e dai balsami sono parte integrante o accessoria della liturgia.
Leggi anche: Il basilico, tutti i segreti per mantenerlo in vita più a lungo.

Camomilla.

Pianta erbacea annuale con radice a fittone e fusto alto fino a 50 cm nelle piante spontanee e fino a 80 cm in quelle coltivate; il fusto è ramificato in alto. Grazie alla presenza delle mucillagini, inoltre, la camomilla è una pianta dalle proprietà antinfiammatorie molto utile quando ci sono problemi a livello di stomaco, intestino o di altre mucose del corpo.

SCHEDA COMPLETA DELLA PIANTA.

Maggiorana.

E una pianta perenne con la porzione basale lignificata e quella superiore erbacea; i fusti ampiamente ramificati e alti fino a 50 cm. hanno sezione quadrata, all'inizio sono verde cenere per una abbondante tomentosità e col tempo diventano glabri. Vitamina A, vitamina C, beta-carotene, luteina, zeaxantina e caroteni sono flavonoidi con potenti proprietà antiossidanti, questi composti agiscono come spazzini nei confronti delle sostanze nocive rilasciate dai radicali liberi e giocano un ruolo cruciale nell’invecchiamento e nella prevenzione delle malattie.

Marrubbio.

Pianta erbacea perenne con una radice fusiforme lignificata; il fusto alto fino a 50-60 cm, ha sezione quadrangolare, è molto ramificato e ha la superficie biancastra per la presenza di una abbondante tomentosità. Analgesico e anti spasmodico: studi condotti sui topi hanno dimostrato le proprietà analgesiche della pianta e gli effetti antinfiammatori della marrubina.

Melissa.

Pianta erbacea perenne con un rizoma lignificato, articolato e lungo 20-30 cm, con delle brattee biancastre ai nodi; da questo si sviluppano i fusti, alti fino a un metro, con numerosi rami patenti che hanno sezione quadrangolare. L’olio essenziale di melissa contiene citrale che con il 44,2 % del totale è la sostanza maggiormente presente nelle foglie della pianta.

Menta.

Pianta perenne con rizoma e stoloni; nel primo anno si forma un sistema radicale dato da una radice principale e da numerose radichette; successivamente la radice sparisce, la parte basale si lignifica e si trasforma in rizoma dal quale partono gli stoloni sia sotteranei che striscianti sul suolo; dai nodi degli stoloni si sviluppano radici verso il basso e rami verso l'alto.

Salvia.

E' un arbusto cespuglioso sempreverde con un robusto apparato radicale ramificato e lignificato; i fusti alti fino a un metro, sono lignificati nella parte inferiore e hanno la corteccia con uno stratto sottile di sughero; la parte superiore dei fusti è erbacea, ha sezione quadrangolare e ha la superficie bianco-cenere per la presenza di un'abbondante tomentosità. La salvia contiene olio essenziale che è composto principalmente dal thujone, la restante parte è costituita da componenti minori quali: acetato di bornile, canfora, cineolo, borneolo, salviolo, salvane, ecc.

Timo.

Piccolo arbusto, alta 20-30 cm, con un robusto sistema radicale da cui sorge il busto abbondantemente ramificato, legnoso nella parte inferiore e coperto da una corteccia di colore cenerino; i rami si presentano bianchi per l'abbondante tomentosi à che li ricopre; all'ascella delle foglie inferiori si sviluppano dei rametti corti e fogliutti. Fin dai tempi più antichi il timo è stato considerato in possesso di proprietà terapeutiche. L‘olio essenziale di timo era uno degli ingredienti che gli antichi egizi impiegavano per il processo di imbalsamazione.
Piante Aromatiche, di odore gradevole e ricche di oli essenziali, un vero toccasana per la salute.Twitta



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Nella leggenda di Filemone e Bauci, il marito si trasforma in quercia, tipico albero maschile, mentre la moglie diventa un dolce tiglio.

Forse in ricordo di quella delicata storia d’amore e di venerazione per gli dei, il fiore del tiglio è diventato il simbolo dell’amore coniugale.

Classificazione, origine e diffusione:

 Divisione: Spermatophyta

Sottodivisione: Angiospermae


Classe: Dicotyledones


Famiglia: Tigliaceae


Il Tiglio nostrano è originario dell'Europa e del Caucaso. Si trova nei boschi freschi e umidi dal piano ai 1.200 m di altitudine, spesso in consociazione con carpino, farnia, olmo campestre, ontano nero, frassino maggiore, acero di monte, olmo montano e faggio. In Italia è poco comune allo stato spontaneo, si trova frequentemente in parchi e giardini.

Foglie e frutti di Tiglio nostrano
Tronco di Tiglio nostrano
Leggi anche: Il basilico: tutti i segreti per mantenerlo in vita più a lungo.

Caratteristiche generali.

Dimensione e portamento.

Alto fino a 40 metri, portamento arrotondato-conico.

Tronco e corteccia

Tronco diritto, rivestito da una scorza grigiastra, prima liscia poi screpolata con l'età.
 

Foglie

Decidue, lunghe da 5 a 12 cm, alterne, picciolate, ovato-cordata e acuminata all'apice, un po' cuoriforme alla base.
 

Strutture riproduttive.

I fiori sono giallognoli, profumati; il frutto è una pseudosamara, con pericarpio subgloboso o piriforme con guscio spesso, tomentoso-vellutato, percorso da cinque coste prominenti. 

Usi.

E' una pianta molto usata per alberature stradali e nei parchi; molto apprezzata per la produzione di miele. I popoli germanici e slavi consideravano sacro il Tiglio e forse per questo si trova spesso nelle vicinanze di chiese e case isolate nelle regioni del nord-est.

Interesse apistico.

Abbiamo trovato poche notizie ed abbastanza generiche.


I tigli sono intensamente visitati dalle api; in Italia sono diffusi irregolarmente e solo in Piemonte si produce miele monoflora di tiglio; saltuariamente si raccoglie da essi una melata dalle spiccate caratteristiche. Importanti produttori sono i Paesi dell'Europa centro-orientale.


In una ricerca effettuata negli Stati Uniti sono state contate sui fiori di T. americana, T heterophilla, T cordata e T platyphyllos 66 specie di insetti appartenenti a 29 famiglie.


Nell'ex Cecoslovacchia si è stabilito che il raccolto medio di nettare nelle 24 ore su ogni fiore è di 4,48 mg per T. platyphyllos, di 1,94 mg per T. cordata, di 3,41 mg per T. euchlora e di 1,97 mg per T. argentea, con un contenuto in zuccheri rispettivamente di 21%, 29%, 26% e 29%; il più importante produttore di miele, sempre nell'ex Cecoslovacchia, è T. cordata, che ne produce 90-125 kg ad ettaro.
Il tiglio è presente in modo uniforme su tutto l'arco alpino ed è per lo più frammisto al castagno.Twitta

Utilizzi in erboristeria.

 In erboristeria si utilizzano le infiorescenze ancora chiuse, raccolte assieme alle brattee al momento della fioritura in giugno-luglio.


I fiori di tiglio hanno proprietà sedative, antispasmodiche, diuretiche, sudorifere ed anticatarrali.


Sono indicati: contro insonnia, emicranie, vomiti nervosi ed ogni altra manifestazione nervosa compresa ansia, isteria, ipocondria; indigestioni, spasmi gastrici nervosi; arteriosclerosi; tossi spasmodiche ed asma.


La conservazione va attuata in luoghi asciutti, freschi e scuri, in cassette di latta o di legno. La droga deve conservare il colore giallo verdastro, altrimenti va scartata. Tra le varietà di tiglio sono da preferirsi quelle a fiore semplice come: Tilia platyphillos Scop, Tilia x vulgaris Hayne, Tilia cordata Mill.

Ricette.

 Tisana per l'asma: 60 grammi di fiori di tiglio e 40 grammi di foglie di arancio.


Tisana per l'emicrania: 20 grammi di fiori di tiglio, di foglie di rosmarino, di sommità della centaurea, di frutti di finocchio e di foglie di menta. Quattro tazze al giorno dell'infuso.


Acqua di tiglio: 40 grammi di estratto glicolico di tiglio e 160 grammi di acqua distillata. Indicata per lavaggi palpebrali, borse sotto gli occhi o tonico per pelli delicate e sensibili. 






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